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http://web.tiscali.it/edulab/archivio/varie/bolognaimmagina.jpg

 

PROGETTO  “BOLOGNA S’IMMAGINA”  -  BOLOGNA 2000

IL PROGETTO, IDEATO E COORDINATO DALL’ARTISTA NINO MIGLIORI, MAESTRO DELLA FOTOGRAFIA DEL ‘900, CONSISTE NELLA RACCOLTA DI FOTOGRAFIE O DIAPOSITIVE CHE RAFFIGURINO ELEMENTI BELLI O BRUTTI O EMOZIONANTI DELLA NOSTRA CITTA’ NELL’ANNO 2000.

LE FOTO E DIAPO RACCOLTE SARANNO DESTINATE A COSTITUIRE UNA SORTA DI CENSIMENTO VISIVO DELLA NOSTRA CITTA’ NELL’ANNO 2000;  LE PIU’ SIGNIFICATIVE SARANNO PUBBLICATE IN UN VOLUME EDITO DALLA MONRIF, ALCUNE SARANNO DI VOLTA IN VOLTA PUBBLICATE SUL “RESTO DEL CARLINO” IN UNA PAGINA APPOSITAMENTE DEDICATA AL PROGETTO, LA MAGGIOR PARTE SARANNO SELEZIONATE PER ELABORARE UNO SPETTACOLO IN MULTIVISIONE, PROBABILMENTE IN SAN GIORGIO IN POGGIALE I PRIMI MESI DELL’ANNO 2001, APERTO A TUTTA LA CITTADINANZA BOLOGNESE ED A VISITE SCOLASTICHE.

LO SPETTACOLO SARA’ SONORIZZATO CON MUSICA CONCRETA  COMPOSTA DALLE SONORITA’ DELLA NOSTRA CITTA’, CAMPIONATE IN UNA FORMA DI CENSIMENTO SONORO, OGGETTO DI UN PROGETTO DI LAVORO E DI STUDIO SULLA MUSICA E L’ARTE, A CUI PARTECIPERANNO ANCHE I BAMBINI DELLA SCUOLA ELEMENTARE “LONGHENA”, COORDINATO ED ELABORATO DALL’INSEGNANTE GIANCARLO BAIANO.

LE ATTIVITA’ SARANNO PARTE INTEGRANTE DEL PROGETTO “AMUSE” – ATELIER MULTIMEDIALE SCUOLA ELEMENTARE, REALIZZATO NELLA SCUOLA “M. LONGHENA”.

SI INVITA LE FAMIGLIE A SOSTENERE L’INIZIATIVA, INVIANDO A SCUOLA UNA FOTOGRAFIA O DIAPOSITIVA, SCELTA INSIEME AI BAMBINI, AUTORIZZANDONE L’USO CON UNA LIBERATORIA FIRMATA, ANCHE SUL DIARIO, ACCONSENTENDO CHE LA FOTOGRAFIA NON VERRA’ RESTITUITA .

LE FOTO RACCOLTE SARANNO MESSE IN UNA BUSTA COMPILATA E CONTROFIRMATA DAGLI INSEGNANTI E CONSERVATA NEL PUNTO DI RACCOLTA DELLA SCUOLA, LE BUSTE SARANNO POI INVIATE AL GRUPPO DI COORDINAMENTO DEL PROGETTO.

INFORMAZIONI SUL PROGETTO POTRANNO ESSERE VISIONATE IN RETE NELLA PAGINA DI “BOLOGNA 2000”: http://www.bologna2000.it/grafica/index.html

18 maggio 2000   GIANCARLO BAIANO

 

PARTECIPAZIONE DEL MAESTRO GIANCARLO BAIANO E DEI BAMBINI DELLA SCUOLA ELEMENTARE “MARIO LONGHENA”

AL PROGETTO “BOLOGNA S’IMMAGINA”

La mia collaborazione col maestro Nino Migliori risale al 1992, quando con la classe di prima elementare abbiamo elaborato un progetto di ricerca sulla manipolazione del materiale fotografico Polaroid da parte dei bambini, denominato “Bambini fra le immagini”, culminato, dopo un lavoro di cinque anni, in una mostra patrocinata dal Comune di Bologna e dagli Assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, all’interno della rassegna internazionale di fotografia “May light”.

Nel corso degli anni ho elaborato un progetto didattico denominato “Progetto AMUSE – Atelier Multimediale Scuola Elementare”, che prevede lo sviluppo di attività di ricerca sui linguaggi e l’uso delle nuove tecnologie nella Scuola.

La mia collaborazione al progetto “BOLOGNA S’IMMAGINA” mi è parsa immediatamente coerente alle linee di ricerca già intraprese col progetto “AMUSE” ed, in generale, ai contenuti di un lavoro didattico di indagine socio ambientale: ricercare momenti in cui i bambini si mettano in relazione emotiva e critica con la loro città, andando a caccia di luoghi in cui trovare corrispondenze del loro vissuto emozionale, ma anche scavare e scovare luoghi emblematici delle loro radici culturali, storiche e sociali, utilizzare il linguaggio fotografico per evidenziare relazioni e contrasti, campionare sonorità concrete della città e rielaborare il materiale visivo e sonoro in una tessitura audiovisiva e multimediale originale da cui possa emergere uno spaccato di una Bologna pulsante di armonie e contrasti vista e vissuta dai bambini del 2000.

Se “BOLOGNA S’IMMAGINA”, ritengo che a questo banchetto sull’immaginazione non possano mancare i bambini con la loro freschezza ed immediatezza espressiva, con la loro voglia di conoscenza di se stessi e dell’ambiente in cui vivono e con la loro creatività nell’accostare immagini a suoni, per analogia o per contrasto.

Infatti il lavoro consisterà in periodiche scorribande nelle strade della città per catturarne gli aspetti più significativi, ma anche per dare rilevanza e significato, attraverso la mediazione dello strumento fotografico e della registrazione sonora, a luoghi e situazioni che un passaggio distratto può far apparire “normali”; tutta la “normalità” di una città può accedere ad un più cosciente livello di visibilità e trasformarsi in “eccezionalità”, attraverso un processo di sottolineatura messo in moto dall’uso dei mezzi di comunicazione audiovisiva; il “normale” sottofondo sonoro che accompagna i bambini e i cittadini di Bologna da “rumore” può diventare “colonna sonora”, “sinfonia di musica concreta”; così una realtà che nel quotidiano potrebbe sfuggirci, poiché i suoi contorni tendono a restringersi in un consumo privato,  può essere rappresentata in un disegno espressivo di immagini e suoni e, divenuta oggetto artistico, essere conosciuta, assimilata e trasformata da ciò che è in ciò che potrebbe essere.

giugno 2000 - Giancarlo Baiano